I testimoni isolani del periodo del Confino
Benito Merlingieri detto Spartaco
Benito Merlingieri è uno dei personaggi significativi dell'isola di Ventotene. Per le sue doti di pescatore, è chiamato anche con il nome di un pesce, ma Altiero Spinelli, quando lo incontrava lo salutava con il pugno alzato e lo chiamava Spartaco. Egli racconta volentieri del periodo del Confino e ricorda le botte che prendeva dai guardiani fascisti presenti sull'isola. Ora vive presso la casa di riposo messa a disposizione dall'Amministrazione comunale.
Il sig. Verde detto Zazà
Il sig. Verde è il fratello del più famoso Beniamino Verde, che è stato sindaco di Ventotene. Egli ha seguito tutto lo sviluppo delle attività imprenditoriali della famiglia Verde, da quando la famiglia aveva il negozio di alimentari in piazza Castello a quando poi è stata messa su una locanda dove si mangiavano pietanze nostrane, fino all'attuale Bar Verde che è uno dei pochi esercizi commerciali aperti tutto l'anno.
Egli è un testimone prezioso dell'epoca del Confino a Ventotene. Egli ricorda in particolare del gruppo che si riuniva attorno ad Altiero Spinelli nella casa che sta a Piazza Castello e che è ora del sindaco Santomauro. Attualmente è ospite della Casa di riposo dell'Isola, ma d'estate lo si trova seduto di fianco al bar Verdi, pronto a raccontare il passato e ad essere baciato da tutte le signore che lo conoscono e gli vogliono bene.
Egli è un testimone prezioso dell'epoca del Confino a Ventotene. Egli ricorda in particolare del gruppo che si riuniva attorno ad Altiero Spinelli nella casa che sta a Piazza Castello e che è ora del sindaco Santomauro. Attualmente è ospite della Casa di riposo dell'Isola, ma d'estate lo si trova seduto di fianco al bar Verdi, pronto a raccontare il passato e ad essere baciato da tutte le signore che lo conoscono e gli vogliono bene.